Indice
In questa scheda spieghiamo come allevare Gnathonemus Petersii o Pesce Elefante in acquario.
Distribuzione geografica
Africa centrale e occidentale.
Riproduzione
Rimane ancora un mistero in quanto non sono disponibili resoconti documentati. Comunque molto remota l’ipotesi che avvenga in acquario.
Alimentazione
Assolutamente cibo vivo, e solo in alcuni casi accetta cibo surgelato o liofilizzato.
Descrizione
Si trova prevalentemente sul fondo dove fruga tra la ghiaia in cerca di cibo. Ha abitudini crespuscolari e notturne: spesso è territoriale ed aggressivo verso i conspecifici. La sua caratteristica fondamentale è rappresentata dalla sua testa lunga circa un quarto della lunghezza totale del corpo. L’appellativo di pesce elefante deriva dalla mascella inferiore allungata a formare una proboscide. Il colore di base è un grigio molto scuro con due macchie biancastre sui fianchi simili a staffe, che si trovano tra la pinna dorsale e quella anale. La pinna caudale è molto stretta e profondamente biforcuta. Anche le pinne dorsali sono molto caratteristiche in quanto simili a due ali di pinguino. Emette degli strani impulsi elettrici per muoversi nelle acque torbide con visibilità ridotta. Le dimensioni raggiunte possono essere notevoli, anche 25 cm.
Allevamento
Viste le dimensioni necessita di un acquario molto spazioso e grande. L’importante che sia anche abbastanza ampio. Il sistema di filtraggio deve essere adeguato e molto efficiente. Allestite il layout con molte piante ma anche spazi aperti: fondamentale importanza riveste il substrato che deve essere di granulometria molto fine per non danneggiare la proboscide. Avendo abitudini molto crepuscolari, viene consigliato l’utilizzo di un tubo fluorescente lunare per permetterne la visione durante il periodo di massima attività. L’acqua deve essere acida o leggermente acida, tutt’al più tendere verso valori neutri ma mai calcarea. Mantenete la temperatura tra i 25 e i 28 gradi.