I Mormiridi sono conosciuti in acquariofilia con il curioso appellativo di Pesci elefante, nomignolo che ben si addice ad alcune specie provviste di una bizzarra “proboscide” costituita dal prolungamento della mascella inferiore, un’appendice mobile e sensibile usata da questi pesci soprattutto per cercare il cibo (vermi e larve di insetti acquatici) sui fondali melmosi da essi frequentati.
I Pesci elefante possiedono organi elettrici che emettono brevi impulsi, la cui funzione è sia di orientamento nelle acque torbide (supplendo così ad una pessima vista), sia di marcamento del territorio, trattandosi di pesci piuttosto aggressivi e poco tolleranti verso i loro simili, ancorché praticamente innocui per le altre specie anche a causa della loro minuscola bocca con la quale si limitano a “risucchiare” dal fondo prede come tubifex, piccoli lombrichi e chironomi.
I mangimi secchi vengono quasi sempre rifiutati, quelli liofilizzati accettati solo dopo una lunga acclimatazione.
Anche per questo i Mormiride non sono consigliabili ai principianti, tra l’altro richiedono vasche ampie (minimo un centinaio di litri), con illuminazione attenuata e se possibile un buon filtraggio su torba.
Convivono bene con specie pacifiche e tranquille, anche di piccola taglia, il Mormiride più comune in acquario è certamente Gnathonemus petersii, dei fiumi dell’Africa occidentale e centrale, lungo fino a 25 cm.
La riproduzione in cattività dei Pesci elefante è molto difficile e, ancor oggi, essi figurano tra i pochi pesci da acquario importati direttamente dai loro luoghi d’origine.
Allestimento acquario per i pesci dell’Africa Occidentale
DIFFICOLTA’:
Difficile
L’AMBIENTE:
I fiumi che si gettano nel Golfo di Guinea e zone limitrofe (in particolare lungo le coste nigeriane) ospitano un’ittiofauna di grande interesse per l’acquariofilo, comprendente molte specie bizzarre (dai “pesci elefante” ai “pesci farfalla”) che meritano un acquario loro dedicato.
LA VASCA:
100 x 40 x 50(h) cm.
L’ILLUMINAZIONE:
2 lampade fluorescenti 25 W (una “fitostimolante” + una “bianca” o “calda”).
IL FILTRAGGIO:
Filtro biologico incorporato lateralmente o posteriormente.
Materiali filtranti: lana di perlon, spugna a porosità grossolana (prefiltraggio);
elementi ceramici, graniglia lavica, spugna a porosità fine (filtraggio biologico);
carbone attivo, zeolite (filtraggio chimico). Pompa 600 l/h.
IL RISCALDAMENTO:
Termoriscaldatore 200 W.
L’ACQUA:
T 24/26° C; pH 6,5/7,2; 3/5° dKH; 10/15° dGH.
IL FONDO:
Sabbia silicea o ghiaietto policromo a grana fine.
L’ARREDAMENTO:
Radici e legni di savana, cortecce di sughero.
PIANTE:
Anubias spp., Nesaea spp., Ceratopteris thalictroides (anche galleggiante), Bolbitis heudelotii, Microsorum pteropus (su legni e cortecce).
PESCI:
Pantodon buchholzi, Gnathonemus petersii, Xenomystus nigri, Ctenopoma ansorgii, Polycentropsis abbreviata, Physailia pellucida, Gymnallabes opus, Synodontis nigrita, S. ocellatus, Pelvicachromis spp., Arnoldichthys spilopterus.
CONSIGLI:
Molti esemplari ospitabili in questo acquario sono di cattura diretta, è bene quindi controllare che al momento dell’acquisto siano sani e ben acclimatati.
Specie all’inizio è comunque necessario offrir loro cibo vivo e surgelato, come lombrichi, tubifex, larve d’insetto.