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In questa scheda spieghiamo come allevare Cambarellus Patzcuarensis in acquario.
Distribuzione geografica
Endemico del lago Pátzcuaro nello stato del Michoacan, stato messicano della costa dell’oceano Pacifico. Il lago si trova in zona interna vulcanica fra le città di Zamora e Morella.
Dimorfismo sessuale
Difficile distinguere i due sessi, ma sembra che nei maschi i primi pleopodi siano rigidi al contrario delle femmine che sono flessibili.
Riproduzione
La riproduzione è possibile in acquario dedicato. Le uova appaiono verdi e vengono collocate tra i pleopodi della femmina per circa due settimane. Una volta nati, i piccoli riusciranno a nutrirsi da subito di batteri e funghi, mentre successivamente dovrete fornire artemia e cibo in granuli sminuzzato. Essenziale per una buona percentuale di sopravvivenza, la presenza di numerosi nascondigli dove i piccoli possano rifugiarsi.
Alimentazione
Vermi, insetti, cibo per pesci, animali morti, uova abbandonate, non si ciba di piante.
Descrizione
Questo piccolo cambaride non supera i 4 cm di grandezza ed è molto apprezzato per i colori vivaci che si sono ottenuti nella sua selezione. In natura mostra un carapace marroncino, mentre in commercio l’uomo ha creato esemplari arancioni con macchie rosse accese, e altre versioni turchesi o gialle di varie tonalità. Il corpo è molto affusolato con chele eleganti e minute. Risulta essere molto apprezzato non solo per i suoi colori vivaci, ma anche per il suo carattere mite e tranquillo. Inoltre non danneggia le piante né ama scavare nel fondo. Risulta molto vulnerabile durante i periodi di muta anche per i pesci più pacifici. Al contrario non attacca altri abitanti dell’acquario, neppure piccoli avannotti, ma si ciba volentieri solo delle uova abbandonate.
Allevamento
L’acquario deve essere di almeno 50 lt. Allestitelo con rocce vulcaniche e molte piante, in modo da creare ampie zone di rifugio dove possa allontanarsi dalle attenzioni dei pesci più interessati. Riesce ad adattarsi a diversi valori dell’acqua, quindi mantenetevi su valori usuali all’interno di range estremi: ph da 6.5 a 8.5, durezza media ma anche morbida, temperatura fra 15 e 25 gradi. Compatibile con la maggioranza di pesci e crostacei tranquilli, escluso nel periodo della muta quando diventa vulnerabile anche nei confronti di piccoli pesci, mentre è assolutamente da evitare la convivenza con botia e ciclidi.