Indice
In questa scheda spieghiamo come allevare Betta Splendens o Pesce Combattente in acquario.
Distribuzione geografica
Asia sud orientale.
Riproduzione
Il maschio costruisce il classico nido di bolle che può avere anche una conformazione imponente. Si esibisce anche nell’abbraccio intenso sotto il nido con l’esemplare femmina: le uova vengono quasi spremute dall’abbraccio e successivamente fecondate dal seme del maschio. Sarà lui a prendersi cura della prole per diversi giorni. La schiusa di solito avviene in condizioni normali di temperatura in circa 24 ore. Vi consiglio di allontanare la femmina dopo la deposizione in quanto il maschio diventa molto aggressivo: in ogni caso dedicategli una vasca specifica.
Alimentazione
Cibo vivo, ma viene accettato di buon grado anche mangime commerciale.
Descrizione
Uno dei pesci più conosciuti in acquariofilia e purtroppo tenuto spesso in condizioni assurde a causa della sua resistenza ed adattabilità. Viene chiamato comunemente anche pesce combattente, visto che i maschi combattono tra loro, sembra strano ma per il resto questo esemplare è una specie tranquilla e tollerante, con eccezione del periodo riproduttivo. Addirittura c’è chi consiglia di non associarlo con compagni di vasca turbolenti, in quanto schivo e lento nei movimenti in acquario. Sicuramente il comportamento diviene territoriale durante il periodo riproduttivo. Non raggiunge dimensioni notevoli, in quanto non supera i 6 cm. Per quanto riguarda l’aspetto, è sicuramente molto accattivante, grazie alle sue lunghe pinne colorate che durante gli atteggiamenti aggressivi vengono tenute ben erette. Le femmine invece hanno pinne più corte e meno appariscenti. Continui incroci e selezioni di razza ne hanno determinato esemplari stupendi e coloratissimi. Specie meravigliosa a patto di tenere un maschio per vasca.
Allevamento
Come tutti gli anabantidi, preferisce un acquario fitto di vegetazione, che raggiunge spesso la superficie: amatissime le piante galleggiante come la Riccia Fluitans, insuperabile per l’ancoraggio del nido. Cercate di produrre anche molti rifugi con legni e pietre in modo da rendere possibile il riparo alla femmina durante le ire del maschio. Tagliate l’acqua del vostro rubinetto con acqua ad osmosi, in modo da ottenere acqua acida e tenera, fondamentale per il benessere della specie. Per quanto riguarda la temperatura, mantenetevi nei classici 24 o 26 gradi ed aumentatela di un paio di gradi se volete tentare la riproduzione.