In questa scheda spieghiamo come allevare Apteronotus Albifrons in acquario.
Il corpo è snello e piuttosto schiacciato lateralmente, la sezione inferiore è ampiamente occupata dalla pinna anale, mentre l’arto caudale è piuttosto abbozzato e latitano le pinne pelviche.
La colorazione della livrea è nerissima, contrastata unicamente da 2 bande chiare ravvisabili rispettivamente in corrispondenza della pinna anale e del peduncolo caudale.
Gli animali si procacciano le prede con l’ausilio di un’organo elettrico posizionato sul peduncolo caudale.
Sono pesci generalmente pacifici che solo occasionalmente diventano aggressivi nei riguardi di conspecifici.
Associarli a specie di pesci di dimensioni maggiori, ma dal comportamento mansueto.
Bisogna introdurli in un acquario molto capiente, caratterizzato da fondo sabbioso, vegetazione adeguata, piante galleggianti per attenuare l’illuminazione, e numerosi rifugi tra le rocce e le radici.
Famiglia: Apteronotidi.
Difficoltà: facile.
Origine: Amazzonia, Rio Paraguay, Perù, Ecuador, Venezuela, Guyana.
Dimensioni: fino a 50 cm in natura, meno in acquario.
Posizione nell’acquario: fondo.
Compatibilità: sì, con pesci di grossa taglia.
Caratteristiche: corpo slanciato, molto appiattito sui fianchi. Pinna anale che si estende lungo la parte inferiore, caudale ridotta e ventrali assenti. La livrea è interamente nero-bluastra; sul peduncolo e sulla pinna anale è presente una fascia bianca.
Comportamento: poco aggressivo.
Alimentazione: onnivoro; gli esemplari più grandi accettano solo carne tagliuzzata e pesci vivi.
Consigli tecnici: la vasca deve avere una folta vegetazione e fondo sabbioso.
Illuminazione: attenuata; temperatura: tra i 23 e i 28 °C; pH: neutro o leggermente acido.